«La Nebbia»: raccontare in pochi minuti l’inizio di una malattia che logora chi ne è affetto e chi sta accanto

Ninni Palma è il regista di «La Nebbia» che la giuria del festival ha ammesso alla finale 2023. Ecco cosa ha risposto alle nostre domande:

Perché ha deciso di girare il film «La Nebbia»?
Volevo confrontarmi con un tema forte e volevo essere imparziale. Raccontare in pochi minuti l’inizio di una malattia, che logora chi ne è affetto, logora chi sta accanto. La nebbia, la nebbia confonde e rende la vista annebbiata, ed è quello che succede al protagonista e a chi è affetto da ALZHEIMER.

Su quale tema vuole richiamare di più l’attenzione di chi lo guarda?
Non volevo essere melodrammatico, calcare l’argomento e renderlo a tratti tragico, ho voluto raccontare l’inizio di questa malattia dagli occhi del malato e del familiare, entrambi impreparati e spaesati, uno spaccato di vita secco e deciso, in cui la malattia si trasforma in negazione, derisione dei parenti e angoscia. Il tema principale è si l’alzheimer ma partendo dall’inizio a quello che può provare una persona affetta da alzheimer i primi momenti, semi cosciente ma annebbiato, che crede di gridare aiuto e nessuno lo ascolta.

Che messaggio intende lanciare con questo film al mondo del cinema?
Che i temi delicati come l’alzheimer, fanno sempre bene al cinema, ed è importante raccontarli per renderli vicini alla gente, per far si che possa far scatenare un empatia o una riflessione sull’argomento.

Ecco la SCHEDA DEL FILM tratta dall’Annuario del Festival del Cinema di Cefalù 2023

error: Content is protected !!
Torna in alto