«Eleonora Baeli»: un film sulla libertà declinato in rapporto ai diversi tipi di amore

Carmelo Formica è il regista di «Eleonora Baeli» (ecco la scheda del film) che la giuria del festival ha ammesso alla finale 2023. Ecco cosa ha risposto alle nostre domande:

Perché ha deciso di girare il film Eleonora Baeli?
Quando sono stato contattato dalla RoMar Film e mi è stata offerta l’opportunità di curare la regia del corto Eleonora Baeli, dopo avere letto la sceneggiatura abilmente scritta dal Prof. Enzo Cicero, non ho avuto alcuna esitazione ed ho accettato di assumere questo prestigioso incarico. La vicenda, anche se contiene tratti leggendari, ha una forza formidabile, trasmette un anelito alla libertà capace ancora oggi di emanare un’intensa energia magnetica. La sceneggiatura è ispirata infatti al racconto dello scrittore milazzese Carlo Catanzaro, ma attinge comunque a un’antica leggenda, incentrata sulla figura secentesca della baronessina Eleonora Baeli. L’esito tragico – non scontato – della storia è un altro dei motivi decisivi che mi hanno spinto a intraprendere l’avventura filmica.

Su quale tema vuole richiamare di più l’attenzione di chi lo guarda?
Sicuramente il tema della libertà declinato in rapporto ai diversi tipi di amore – non solo l’amore erotico (passionale o carnale) – ma anche quello “filiale”. Il film è sulla lotta interiore di questi sentimenti, che in Eleonora trovano il contenitore che li sintetizza, mentre le sue azioni quotidiane li maneggiano, seppure con cura e con molta discrezione. Chi guarda il film è invitato piuttosto a cogliere nei dettagli le rare spie frutto di queste collisioni emozionali.

Che messaggio intende lanciare con questo film al mondo del cinema?
Realizzare un film come Eleonora Baeli ha rappresentato per me e per la RoMar Film il raggiungimento di un traguardo importante attraverso una crescita professionale e umana che mi è stata decisamente utile. Anche una realtà local-provinciale, con budget modesto (se non scarso) ma con un team composto da sicure professionalità e da persone ricche di passione, può realizzare un prodotto di qualità, in cui la plausibilità della recitazione si accompagna alla puntuale ricostruzione filologica di atmosfere, ambienti, indumenti e dialetto milazzese del ‘600.

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