Cefalù e la sua Rocca: una presenza umana fin dalla preistoria

La Rocca di Cefalù è un promontorio alto 270 metri circa che si erge sulla costa tirrenica a ridosso della città di Cefalù. E’ caratterizzata da altissime pareti a picco inaccessibili che raggiungono in alcuni punti i 190 metri di altezza. Dalla sua cima si controlla visivamente un vastissimo tratto di costa e la sottostante cittadina normanna. Le ricerche archeologiche vi hanno dimostrato la presenza umana fin dalla preistoria.

In epoca bizantina vi si trovava un centro abitato che è stato espugnato dai musulmani nel IX secolo. Nel XII secolo vi arriva un castello e con esso delle mura a sua difesa. E’ stato utilizzato fino al XV secolo ed abbandonato nel corso del XIX secolo. Alla Rocca si accede da un ingresso che introduce all’interno della cinta inferiore. Vi si trovano edifici, cappelle, casermette per la guarnigione, forni, magazzini e diverse cisterne idriche. La tradizione dice che vi si trovavano sette chiese. Lungo un sentiero, a tratti alquanto ripido, si arriva alla seconda cinta che protegge il nucleo centrale del castello du cui oggi restano le parti inferiori delle mura perimetrali e alcuni muri di suddivisione interna. La sua pianta è irregolarmente pentagonale e si estende su circa 700 metri quadrati.

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