«Te La Caverai»: abbandono degli animali e introduzione di specie aliene in un ecosistema

Danny Cannizzaro è il regista del film «Te La Caverai» che la giuria del festival ha ammesso alla finale 2023. Ecco cosa han risposto alle nostre domande:

Perché ha deciso di girare questo Film?
Ho scelto di realizzare questo film perché sono un amante degli animali e creare un’opera a sostegno di coloro che non hanno voce rispecchia la mia visione dell’arte. L’idea specifica per questo cortometraggio mi è venuta ascoltando le continue notizie riguardanti l’invasione di specie animali aliene in Italia.

Su quale tema vuole richiamare di più l’attenzione di chi lo guarda?
Il film affronta due temi interconnessi: l’abbandono degli animali e la perdita di biodiversità dovuta all’introduzione di specie aliene in un ecosistema. Troppo spesso assistiamo all’abbandono di animali da parte di padroni superficiali. Questa è ciò che accade a Matteo, il protagonista del cortometraggio, quando decide di abbandonare la sua tartaruga con l’idea che “è un animale, la natura è il suo elemento, se la caverà” Tuttavia, ciò causa un doppio danno all’ambiente. Queste tartarughe sono specie aliene e, se sopravvivono dopo l’abbandono e trovano le condizioni adatte, si diffondono danneggiando altre specie e l’ecosistema in cui si trovano, causando anche danni economici. Questo è quanto è avvenuto in Italia negli ultimi anni ad esempio con nutrie, siluri, gamberi della Louisiana e cinghiali provenienti dall’Europa orientale – tutte specie introdotte dall’uomo e sfuggite al suo controllo a causa della negligenza.

Che messaggio intende lanciare con questo film al mondo del cinema?
Vorrei che il mondo del cinema riflettesse sulle conseguenze delle nostre azioni sull’ambiente e sugli animali. L’opera mette in evidenza come le scelte individuali possano avere un impatto duraturo sull’equilibrio degli ecosistemi e sulla biodiversità.

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