Al corto “Non obbedire” del regista Alessandro D’Onghia è assegnata l’Honorable Mention dalla Giuria del festival del Cinema di Cefalù con la seguente motivazione: «Per la sua intensa esplorazione dei temi della libertà e della resistenza. La storia di una prigioniera che affronta il suo torturatore rappresenta una poderosa allegoria della lotta contro l’oppressione, mettendo in luce il coraggio e la determinazione umana nel cercare la libertà anche di fronte alle avversità più estreme. La regia sapiente riesce a catturare l’angoscia e la tensione di questo confronto, creando un’atmosfera palpabile di conflitto interiore e fisico. Le interpretazioni degli attori, in particolare quella della protagonista, sono profondamente incisive e riescono a trasmettere l’umanità e la forza dell’individuo in situazioni disperate. Il film invita lo spettatore a riflettere sul significato della libertà e sulla resistenza contro l’oppressione, trasformando una situazione di vulnerabilità in un potente atto di sfida. La Giuria riconosce quindi l’impatto emotivo e il valore artistico di quest’opera, augurandosi che possa ispirare una maggiore consapevolezza riguardo ai diritti umani e alla dignità individuale».
Alessandro D’Onghia. Nasce a Taranto nel 1990 e cresce a Milano dove studia recitazione teatrale alla scuola del Teatro Arsenale e regia cinematografica alla Civica scuola di Cinema “Luchino Visconti”. Inizia a lavorare come regista e filmmaker free lance realizzando social video (per Apple, Huawei, Red Bull, Coca Cola ecc..) e video per la TV, in particolare per “Quelli Che il Calcio”. Vince il premio Pubblicità Progresso con il film “Project The Progress”. Collabora come regista con Rai Cultura per il programma “Save The Date”, Rai 5, programma di approfondimento culturale su teatro, musica, arte e danza e come filmmaker per il programma “Che Tempo Che Fa”. Realizza come regista tre documentari prodotti da Rai Cultura: “Canto Per Milano”, “Danzare oltre i confini”,”Wayne McGregor at Biennale College Danza”. Nel suo percorso ci sono anche collaborazioni con vari programmi Rai andati in onda sui Rai2 e rai Storia. Nel 2023 realizza il suo ultimo cortometraggio “Non Obbedire”. Ecco come ha risposto alle nostre domande:
Perché ha deciso di girare questo Film? Ho deciso di girare questo film dopo lo scoppio della guerra in Ucraina, ispirato anche dalle parole dello scrittore Roberto Saviano che in varie occasioni racconta di una commistione tra Stato e criminalità organizzata, non solo in Russia.
Su quale tema vuole richiamare di più l’attenzione di chi lo guarda? Sicuramente il tema su cui voglio richiamare di più l’attenzione è la libertà. Sembrava scontata fino a poco fa ma vediamo giorno dopo giorno che sembra non esserlo più.
Che messaggio intende lanciare con questo film al mondo del cinema? Credo che l’importante sia trasmettere un messaggio anche se i mezzi sono pochi, conta di più parlare di ingiustizia e di libertà anche con una messa in scena apparentemente semplice.