Al film “Usciamo” della regista Lorena Costanzo è assegnata l’Honorable Mention dalla Giuria del festival del Cinema di Cefalù con la seguente motivazione: « Per la sua capacità di affrontare tematiche attuali e di grande rilevanza con una narrazione originale e coinvolgente. La storia di Laura e Luca, due studenti che ricevono un messaggio dal futuro, rappresenta un potente invito alla riflessione e all’azione, invitando gli adolescenti a prendersi cura del proprio mondo per evitare un destino segnato da guerre e crisi ambientali. Il film riesce a fondere elementi di fantasia e realtà, stimolando il pubblico a considerare le conseguenze delle proprie azioni. La presenza di personaggi come Eleonora, un’influencer prodigio, e Marco, esperto di cambiamento climatico, arricchisce la narrazione, portando prospettive diverse e dimostrando che la collaborazione tra generazioni e competenze può portare a un cambiamento significativo. La regia, le interpretazioni e la colonna sonora contribuiscono a creare un’atmosfera di urgenza e speranza, rendendo il film non solo un’opera d’arte, ma anche un manifesto per il futuro. La Giuria riconosce quindi il valore educativo e ispiratore di questo film, augurandosi che possa incoraggiare un dialogo attivo tra le nuove generazioni e il mondo che le circonda.».
Lorena Costanzo, nata a Milano nel 1986, è una donna che ha sempre amato la scrittura e il cinema in ogni sua forma. Ha approfondito la sua passione all’università laureandosi in Lettere Moderne e conseguendo un Master Biennale in Cinema e Storytelling alla Scuola Holden di Torino. Ha lavorato per 2 anni su set cinematografici dove ha potuto imparare come svolgere ogni ruolo sul set. Da più di 10 anni svolge la professione di docente di Lettere e in contemporanea insegna ai suoi studenti come realizzare cortometraggi. Con i cortometraggi da lei realizzati come regista e sceneggiatrice, ha vinto 60 premi a Festival cinematografici Nazionali ed Internazionali. È autrice del libro fantasy Elizabeth e il Venditore di Sogni ed è tra gli autori del libro di fiabe 100 storie per quando è veramente troppo tardi edito da La Feltrinelli. Ecco come ha risposto alle nostre domande:
Perché ha deciso di girare questo Film? Ho deciso di girare questo film perché amo girare cortometraggi e raccontare storie, poterlo fare con i miei studenti come troupe e attori, è per me un valore aggiunto.
Su quale tema vuole richiamare di più l’attenzione di chi lo guarda? Vorrei far riflettere i giovani e gli adulti su quanto il cambiamento climatico stia influendo sulle nostre vite e sul fatto che non possiamo continuare a pensare che debba sempre sacrificarsi qualcun altro al posto nostro, che siano sempre “altri” a doversene occupare. Inoltre volevo parlare dell’uso dei social dal punto di vista dei ragazzi, cercando di evitare il tono paternalistico di chi li demonizza e basta, ma sottolineando che spesso non si tratta solo di ricerca di attenzioni e superficialità nei rapporti; non tralasciando però di parlare dell’eccessiva dipendenza verso i cellulari
Che messaggio intende lanciare con questo film al mondo del cinema? Vorrei sottolineare la potenza comunicativa dei giovani nel mondo del cinema perché hanno una freschezza e una spontaneità che spesso mancano negli attori adulti. Il cortometraggio ha un messaggio importante e penso che non ci sia vettore migliore di chi crede veramente nei principi che vengono espressi nella trama.