Al corto”Rondinella” il Premio Mediterraneo Giovani

Al corto “Rondinella” del regista Domenico De Ceglia va il Premio Mediterraneo Giovani con il seguente giudizio di Lode della Giuria: «Rondinella, diretto da Domenico De Ceglia, è un’opera profondamente intima e introspettiva, capace di toccare le corde più sensibili dell’animo umano. La storia di Marianna, che sceglie di ritirarsi dal mondo per comunicare unicamente attraverso una videocamera, affronta con delicatezza e profondità il tema della solitudine autoimposta e della ricerca di un’identità in un contesto alienante. La protagonista ci porta a riflettere su come la tecnologia possa diventare un filtro attraverso il quale osservare e interagire con la realtà, ponendosi come metafora della nostra contemporaneità.

Domenico De Ceglia costruisce con maestria un universo visivo e narrativo in cui la videocamera diventa sia una prigione che un mezzo di espressione. L’isolamento di Marianna è raccontato con una sensibilità rara, e il film riesce a far emergere la complessità delle sue emozioni attraverso il linguaggio visivo e sonoro. La scelta stilistica di utilizzare la videocamera come unico strumento di connessione con il mondo esterno dà vita a un’analisi sottile e penetrante della fragilità umana, della necessità di appartenenza e del desiderio di proteggersi dal giudizio altrui.

La performance della protagonista è straordinariamente evocativa, capace di trasmettere l’intensità del suo isolamento e della sua fragilità interiore senza l’uso di dialoghi convenzionali. La regia di De Ceglia si distingue per la sua capacità di trasformare uno spazio ridotto e apparentemente limitato in un universo ricco di significato e introspezione. Rondinella invita lo spettatore a esplorare il confine tra presenza e assenza, tra esistenza e invisibilità, con una delicatezza e una potenza che difficilmente lasciano indifferenti.

La Giuria del Festival del Cinema di Cefalù ha deciso di conferire il Giudizio di Lode a Rondinella per la sua profondità tematica e per la sua capacità di raccontare una storia intima e universale allo stesso tempo. Con grande sensibilità, il regista riesce a trasmettere emozioni complesse, invitando il pubblico a riflettere sull’essenza della comunicazione e sull’importanza di essere visti e ascoltati».