A “Luca, fuori sincrono” la lode della giuria l’originalità con cui affronta il tema della comunicazione e della disabilità

Al corto “Luca fuori sincrono” del regista Alessandro Marinaro è assegnata l’Honorable Mention dalla Giuria del festival del Cinema di Cefalù con la seguente motivazione: « E’ un cortometraggio che affronta con sensibilità e originalità il tema della comunicazione e della disabilità. Attraverso la storia di Luca, un giovane che vive con la peculiarità di parlare fuori sincrono, il film riesce a catturare le sfide quotidiane legate alla percezione sociale e all’accettazione di sé. La narrazione è costruita con intelligenza, mostrando le difficoltà di Luca mentre cerca di gestire un incontro con una ragazza che lo interessa. La regia crea un equilibrio perfetto tra momenti di leggerezza e tensione emotiva, permettendo allo spettatore di entrare nel mondo di Luca e di comprendere la sua vulnerabilità. La scrittura è incisiva e intelligente, capace di mescolare elementi di comicità e profondità, rendendo il racconto accessibile e coinvolgente. Il colpo di scena finale è magistralmente orchestrato e imprevedibile, trasformando una situazione di imbarazzo in un momento di rivelazione e autenticità. Questa svolta non solo sorprende il pubblico, ma offre anche una nuova prospettiva sulla comunicazione e sull’accettazione dell’altro, dimostrando che l’amore e l’umanità possono superare le barriere. Le interpretazioni degli attori sono autentiche e coinvolgenti, con una chimica palpabile tra Luca e la ragazza, che rende credibile l’evoluzione del loro rapporto. La fotografia e la colonna sonora sono utilizzate con gusto, contribuendo a creare un’atmosfera che rispecchia le emozioni dei personaggi e il tono del racconto. Luca, fuori sincrono ci ricorda che la diversità è una parte fondamentale della nostra umanità e che le relazioni autentiche possono fiorire anche in circostanze apparentemente complesse. La capacità del film di trattare un tema delicato con leggerezza e introspezione lo rende un’opera di grande valore».

Alessandro Marinaro è regista della casa di produzione 095mm. I suoi film principali sono “Motore!” – vincitore del Festival del Corto 2010 de La 25ora su La7; “La bici sotto il vulcano” – documentario selezionato in festival nazionali ed internazionali; “Buongiorno, sig. Bellavista”, col quale ha vinto molti premi, fra cui l’Italian Contemporary Film Festival 2013 di Toronto; “Vita fuori campo”, corto che si è distinto per aver ottenuto vari riconoscimenti, fra cui il primo premio ad AGRinCORTO 2017, il premio della critica al Genova Calibro9 e la candidatura come migliore sceneggiatura al Cefalù Film Festival 2018. Lavora pure come sceneggiatore per altri registi. Insieme ad Alessandro di Robilant ha scritto il film “Mauro c’ha da fare”, in distribuzione su Amazon Prime Video. Il suo ultimo lavoro è “Luca, fuori sincrono”, attualmente in distribuzione nei festival. Ecco come ha risposto la regista alle nostre domande:

Perché ha deciso di girare questo Film? Per raccontare il bellissimo desiderio di volersi rinnamorare. Mi piaceva l’idea di farlo presentando due personaggi semplici, con una disabilità assurda da condividere. Volevo giocare al contempo con la grammatica cinematografica, usando uno dei suoi segni – il suono – non più per scopi prettamente tecnici, ma per scopi narrativi, così da trasformarlo in elemento comico di disturbo.

Su quale tema vuole richiamare di più l’attenzione di chi lo guarda? Sul desiderio di divertire raccontando una storia d’amore originale e delicata, parlando di disabilità in maniera imprevedibile.

Che messaggio intende lanciare con questo film al mondo del cinema? Che la comicità meriterebbe in tutti i festival lo stesso trattamento delle storie drammatiche.