A «Fidati di me» la lode della giuria perchè affronta temi importanti come la paura e la violenza domestica

Al corto “Fidati di me” del Angelo Cannella è assegnata l’Honorable Mention dalla Giuria del festival del Cinema di Cefalù con la seguente motivazione: «E’  un cortometraggio che in 15 minuti riesce a catturare l’attenzione dello spettatore con una narrazione delicata ma incisiva, mettendo in luce la complessità delle dinamiche familiari e il profondo impatto che esse possono avere sulla vita di un adolescente. La protagonista, Silvia, è caratterizzata da una profonda introspezione e fragilità, e la sua lotta interiore è resa con grande sensibilità. La sceneggiatura riesce a trasmettere la sua impotenza e paura, evidenziando come, in situazioni di disagio, il silenzio e la rassegnazione possano diventare una risposta comprensibile ma tragica. L’approccio della regia è sobrio e rispettoso, permettendo al pubblico di entrare in empatia con il vissuto di Silvia, rendendo la sua storia universale e facilmente riconoscibile. La fotografia e la colonna sonora contribuiscono a creare un’atmosfera di tensione emotiva, accentuando il senso di isolamento e incertezza che pervade la vita di Silvia. Le interpretazioni degli attori sono autentiche e incisive, con particolare attenzione a quella della protagonista, che riesce a esprimere una gamma di emozioni complesse attraverso sguardi e gesti. “Fidati di me” affronta temi importanti e attuali, come la paura, la violenza domestica e il bisogno di trovare la propria voce in situazioni oppressive. La Giuria riconosce a questo cortometraggio il merito di trattare con delicatezza e dignità un argomento così delicato, offrendo uno spazio di riflessione e sensibilizzazione per il pubblico. Un’opera che, pur nella sua brevità, lascia un segno profondo e duraturo nello spettatore.».

Angelo Cannella, nato a Messina ma da ormai 15 anni residente al nord Italia. Da 20 anni realizzo audiovisivi e negli ultimi 8 anni ho realizzato diverse produzioni con tematiche sociali e malattie sposandole in chiave horror e thriller. Dopo il pluripremiato Parasonnia del 2023 che trattava la parlaisi del sonno ho girato Fidati di me, con una temarica molto sentita, quella della violenza di genere. Ecco come ha risposto la regista alle nostre domande:

Perché ha deciso di girare questo Film? Il messaggio è Basta. Basta violenze sulle donne. Sviluppare una storia con una tematica horror che si legasse all’argomento non è stato un  grosso problema, dato che in fondo tutte le violenze hanno un non so ché di orrido. Il problema,  invece, era raccontare una storia vista con gli occhi di una donna che subisce ripetutamente  pressioni e che vive situazioni che allo spettatore possono apparire troppo crude. Fidati di me, è un lavoro di 15 minuti  che non colpisce tanto nella sua forma di violenza materiale, ma è un pugno allo stomaco che  arriva forte per la sua forma psicologica. Perché a volte non è il sangue quello che ci fa paura,  ma chi ce lo provoca ancor prima che venga fuori.

Su quale tema vuole richiamare di più l’attenzione di chi lo guarda? Il momento più bello del film è stato quando abbiamo terminato il montaggio. Sapevo che il messaggio era diretto e forte. Avevo realizzato qualcosa di potente nella sua stesura e questo mi ha dato la consapevolezza di aver realizzato un buon prodotto.

Che messaggio intende lanciare con questo film al mondo del cinema? Il film lo dedico in primis a tutte le donne che sono state e sono tutt’oggi vittime di violenza. E poi lo dedico a quegli uomini che non hanno ancora capito che fare del male ad una donna è meramente da vigliacchi.