Il «Cefalù film festival» chiude per avere un Festival di libertà

Il «Cefalù film festival» chiude perchè è diventato troppo stretto, angusto, limitato e chiuso. Quanti hanno portato avanti davvero con tanti sacrifici, in questi anni, l’esperienza cinematografica  hanno deciso di tagliare i ponti con chi, invece, in questi anni ha voluto solo una manifestazione troppo soggettiva, personale ed individuale. Il Cinema è libertà.

Il «Cefalù film festival» è nato nel 2015 grazie all’impegno di Mario Macaluso che lo ha ideato, progettato e creato quale occasione di incontro e dialogo con l’arte della cinematografia. In pochissimo tempo si è imposto nel grande panorama cinematografico internazionale quale luogo e momento di incontro fra le generazioni, dialogo fra le culture, desiderio di verità fra le arti, voglia di comunicare fra i popoli, piacere di vivere nel mondo delle immagini, delizia di formarsi con i nuovi linguaggi della tecnologia. Adesso è diventato troppo stretto perchè un Festival deve mettere sempre al primo posto la libertà culturale e artistica.

Gli esperti di cinema che formato la grande Giuria del Festival hanno chiesto di poter continuare ad operare nella Libertà. Giornalisti, artisti, attori, ballerini, cantanti, comici, docenti, editori, film-maker, interpreti, musicisti, presentatori, registi e scrittori che danno vita alla grande Giuria del festival che opera in tutti i Continenti, hanno sottoscritto un documento con il quale chiedono di chiudere la pagina del «Cefalù film festival» per continuare ad avere un Festival di libertà culturale e cinematografica.

Diamo vita al «Festival del cinema di Cefalù» per avere un Festival libero e indipendente che viva Pace, Armonia, Concordia, Unione, Condivisione e Partecipazione.

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